Uomo sopravvive due mesi sepolto dalla neve

INCREDULITA’ – I commenti alla notizia rivelata dal giornale locale in lingua inglese The Local sono molto scettici: «Esistono tempi scientifici di sopravvivenza per l’essere umano: 3 minuti senza ossigeno, tre giorni senza acqua e tre settimane senza cibo. Certo, ci possono essere eccezioni, ma la notizia dell’uomo svedese sopravvissuto al gelo e alla fame per due mesi sembra una montatura», osserva in un post un lettore . Eppure sembra vero. Oltre al The Local, molti giornali stranieri si affrettano a dare la lieta novella: un uomo in Svezia è sopravvissuto per due mesi intrappolato in un'auto rimasta completamente coperta dalla neve in un bosco. Isolato e al gelo, non lontano dalla città svedese di Umea, nella contea di Västerbotten, pare che per tutto il periodo si sia nutrito esclusivamente di neve. L'auto è stata avvistata da un giovane che ne ha notato il tetto che spuntava dalla neve e che ha subito chiamato i soccorsi. «Ho visto uno strano movimento e ho capito che nell’abitacolo c’era qualcuno – ha dichiarato Ebbe Nyberg – una volta avvicinatomi ho notato una persona rannicchiata su sé stessa avvolta in un sacco a pelo. Quasi non era in grado di muoversi e parlare».

NEVE COME CIBO – Il sopravvissuto è stato ritrovato venerdì, visibilmente provato e debolissimo, e tra un sospiro e l’altro è riuscito a spiegare di essersi salvato grazie alla neve, di cui si è nutrito per tutto il periodo di «sepoltura». Inoltre sarebbe stato provvidenziale un sacco a pelo nel quale ha dormito per sessanta giorni. Secondo i medici infine si sarebbe salvato anche grazie a una sorta di effetto-igloo creato dall’aria attorno alla vettura ricoperta dallo spesso strato di neve, responsabile di una temperatura intorno agli zero gradi. In tutti i casi si tratta di un fenomeno di difficile spiegazione, anche considerate le temperature medie della zona che quest’anno hanno sfiorato i -30°.

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